Disturbi dell’età evolutiva

Crescere è un mix di esperienze che insegnano piccole lezioni quotidiane e che avranno ripercussioni a lungo termine, fare attenzione è essenziale.

I seguenti disturbi sono accomunati dall’esordio nelle prime fasi dello sviluppo dell’individuo e causano una compromissione del funzionamento personale, sociale e scolastico. Un intervento tempestivo e precoce è essenziale per il miglioramento della sintomatologia.

Disabilità intellettiva

Riguarda un deficit sia nel funzionamento intellettivo (ragionamento, problem solving, pensiero astratto, apprendimento, ecc.) sia nel funzionamento adattivo (autonomia, responsabilità sociale). La disabilità intellettiva può variare da un grado lieve a un grado estremo, motivo per cui individui con la stessa diagnosi possono essere estremamente diversi tra loro.

Disturbi dello spettro dell’autismo

I pazienti con autismo presentano deficit nella comunicazione e nell’interazione sociale, che va da una totale assenza di linguaggio alla presenza di lievi anomalie. Diffuse sono le stereotipie sia linguistiche che motorie (sfarfallio delle mani, camminare in punta di piedi) e gli interessi ristretti e anomali, come un forte interesse per gli orari di partenza dei treni.

Sono persone estremamente legate alla routine che possono presentare gravi problemi comportamentali qualora le loro abitudini vengano modificate. Vi è una fortissima rigidità ed aderenza ai propri schemi mentali. La sensorialità è vissuta in modo insolito, difatti è presente o una iposensorialità, che potrebbe manifestarsi con un’apparente indifferenza al dolore, o una ipersensorialità in cui stimoli visivi e uditivi possono provocare una forte reazione aversiva.

Solitamente il primo sintomo preoccupante è l’assenza di contatto oculare che allarma genitori ed insegnanti spingendoli a rivolgersi a un professionista.

Disturbo da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD)

Il bambino presenta un pattern persistente di disattenzione e iperattività che interferisce con il funzionamento sociale e scolastico compromettendone lo sviluppo. Il bambino non riesce a prestare attenzione ai compiti che svolge, commette spesso errori, ha difficoltà ad organizzarsi e a pianificare le proprie mansioni, perde spesso oggetti, appare sempre distratto e sbadato.

L’iperattività e l’impulsività si manifestano con la difficoltà a restare fermo, una costante agitazione motoria (corre, salta, sbatte i piedi, ecc.), un eloquio rapido, in cui manifesta difficoltà ad attendere il proprio turno nella comunicazione. Pazienti con ADHD da adulti hanno difficoltà a mantenere un lavoro e delle relazioni stabili, a livello scolastico hanno difficoltà nell’apprendimento a causa della loro attenzione deficitaria.

Enuresi ed encopresi

L’enuresi rappresenta l’emissione di urina in luoghi inappropriati, l’encopresi riguarda l’emissione di feci. Si può parlare di enuresi ed encopresi rispettivamente a partire dai 4 e dai 5 anni di vita del bambino, e quando il disturbo non è spiegato da problematiche organiche. Spesso alla base di questi disturbi vi è un forte stress sperimentato dal minore, che non riuscendo a verbalizzarlo e ad affrontarlo, esprime il proprio disagio in questo modo.

Mutismo selettivo

Appartenente alla famiglia dei disturbi d’ansia, nel mutismo selettivo il bambino è incapace di parlare in situazioni specifiche (ad esempio a scuola) compromettendo i risultati scolastici e la vita sociale. Il bambino deve aver acquisito il linguaggio ed essere in grado di parlare normalmente per fare una diagnosi di mutismo selettivo. Il mutismo selettivo è predittivo di una forte ansia sociale.

Disturbo da comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta

Questi disturbi sono evidenti in adolescenza e in età adulta, ma già nell’infanzia possono manifestarsi dei comportamenti indicativi del possibile sviluppo di un problema ben più grave.

I disturbi da comportamento dirompente sono caratterizzati da problemi nella regolazione emotiva e comportamentale, che conducono l’individuo a violare i diritti degli altri e ad essere in contrasto con l’autorità e le norme sociali. I disturbi più diffusi di questa categoria sono il disturbo oppositivo-provocatorio e il disturbo della condotta.

Il disturbo oppositivo-provocatorio è caratterizzato dalla persistenza di un umore collerico e irritabile, dal comportamento provocatorio caratterizzato dalla tendenza a polemizzare su tutto e a sfidare gli altri e le norme sociali.

Il paziente è spesso dispettoso e vendicativo. Nel disturbo della condotta i diritti altrui vengono violati così come le norme sociali. Frequentemente il disturbo si sviluppa a partire da atti aggressivi verso animali, da atti di prepotenza e minacce verso le altre persone e da atti di vandalismo. Può degenerare ulteriormente in aggressioni con uso di armi, violenze sessuali, crudeltà verso altri esseri viventi. La frode e il furto sono frequenti. Già prima dei 13 anni il ragazzo viola le regole dei genitori e della società. Sovente individui con disturbo della condotta mostrano una mancanza di empatia e di rimorso per gli atti commessi.

Data l’invadenza e la pericolosità di tali disturbi occorre rivolgersi a un professionista ai primi sintomi evidenziati dal minore.

Soggetti e fattori di rischio

Non è detto che alcuni vissuti portino a una maggiore probabilità di riscontrare questi disturbi, tuttavia è importante prestare maggiore attenzione nei seguenti soggetti:
Bambini e adolescenti che vivono in famiglie con disfunzioni familiari, come conflitti costanti, mancanza di comunicazione o instabilità
Bambini e adolescenti con problemi di salute fisica cronici o disabilità
Giovani che hanno subito esperienze traumatiche come abusi, trascuratezza o violenza domestica durante l'infanzia
Bambini con bassa autostima, scarsa autostima o confusione riguardo all'identità personale

Indice

Prevenzione e aiuto

Un ambiente familiare sano, caratterizzato da una comunicazione aperta e dal supporto emotivo reciproco è fondamentale ma è importante anche promuovere lo sviluppo di abilità socio-emotive, come la gestione dello stress e la resilienza, attraverso l’istruzione e l’accesso a risorse educative. Un ambiente scolastico inclusivo e supportivo può fornire un’ulteriore rete di supporto per i giovani.

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