Alla ricerca della felicità

Le emozioni primarie sono determinate biologicamente, sono riscontrabili in qualsiasi popolazione, hanno un determinato pattern di espressioni facciali e comportano alcune modificazioni fisiologiche caratteristiche. Sono fondamentalmente 6: gioia, paura, rabbia, disgusto, tristezza e sorpresa.

La felicità non rientra tra le emozioni primarie. Non confondiamo la “gioia” con la felicità. Purtroppo le ricerche sulle emozioni sono state fatte in inglese e non è sempre facile tradurre ogni termine con il suo equivalente in un’altra lingua. Il termine gioia potrebbe essere reso in italiano con “euforia”.

La sensazione di felicità è più complessa della gioia, è legata anche ad uno stato mentale e si sviluppa con la crescita dell’individuo: ciò che ci rendeva felici a 3 anni, solitamente non ci rende più felici a 20.

Spesso l’idea di felicità nell’ottica consumistica vuol semplicemente dire possedere una serie di beni materiali che suscitano invidia negli altri. Nel nostro tempo libero dobbiamo essere felici e questo si traduce spesso nei giovani nella ricerca dell’ebrezza, nello stordimento dei weekend passati nei locali “in” della città. Passata l’ebrezza, il giorno dopo, oltre al mal di testa, si avverte un sentimento di vuoto, che fa male.

Nel medioevo, dove non c’era la medicina moderna, si moriva molto facilmente, l’età media era di 30 anni e se capitava un periodo di pestilenza era facile che la popolazione si dimezzasse nell’arco di una generazione. Il motto dei tempi era “memento mori”, tradotto dal latino “ricordati che devi morire”. Non era un inno alla depressione, ma alla ricerca di ciò che davvero rendeva piena una vita seppur breve. Era un inno a cogliere ogni attimo nella sua pienezza e a trovare la felicità anche nelle piccole cose.

Oggi viviamo mediamente anche 70-80 anni, ma la felicità è davvero aumentata? Quanti sono i momenti che possiamo davvero dire di essere felici?

In una società piena di ricette della felicità, impariamo a cercare la nostra. La felicità è qualcosa che può solo essere personale, magari condivisibile con gli altri, ma la sensazione di felicità, che è un misto di pensieri e di emozioni che riempono l’anima, è solo individuale.

Dove trovare la felicità allora? Non c’è una risposta, il consiglio è di guardarci dentro, nel nostro profondo c’è sempre una piccola luce che ci rischiara anche nei giorni più bui, usiamo questa luce come una fiaccola per esplorare il mondo e trovare ciò che ci rende davvero felici.

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