Interventi per il bambino e i suoi genitori

Crescere felici

Un percorso personalizzato per aiutare bambini e adolescenti a superare difficoltà emotive, relazionali o comportamentali. Il lavoro coinvolge il bambino, i genitori e, se necessario, la scuola.

traguardi da raggiungere

Ogni esperienza rappresenta un caso a sé e le terapie possono mirare a raggiungere risultati molto diversi tra loro. Tuttavia ci sono alcuni traguardi comuni.

  • Gestire le emozioni:

    Insegnare al bambino a riconoscere le proprie emozioni, sia positive che negative, aiutandolo a comprendere le cause e le conseguenze. Fornire strumenti per gestire le emozioni in modo sano e costruttivo, favorendo la sua capacità di esprimere i propri sentimenti in modo sicuro e appropriato.

  • Comunicare e relazionarsi:

    Migliorare le capacità di comunicazione del bambino, sia verbale che non verbale, insegnandogli a costruire relazioni positive con i coetanei e gli adulti. Promuovere l’empatia e la capacità di risolvere i conflitti, favorendo la collaborazione e il rispetto reciproco.

  • Autostima e fiducia:

    Rafforzare l’autostima del bambino e la fiducia in se stesso, incoraggiandolo a credere nelle proprie capacità e a perseguire i propri obiettivi. Aiutarlo a sviluppare un’immagine positiva di sé, valorizzando i suoi punti di forza e aiutandolo ad affrontare le sue debolezze.

  • Difficoltà di apprendimento:

    Individuare le cause delle difficoltà di apprendimento del bambino, intervenendo con strategie mirate a migliorare le sue capacità cognitive e scolastiche. Incoraggiare il bambino a perseverare e a non scoraggiarsi di fronte alle sfide, sviluppando la sua resilienza e il suo senso di autoefficacia.

  • Traumi e stress:

    Aiutare il bambino a elaborare traumi o eventi stressanti, insegnandogli a gestire l’ansia e lo stress in modo efficace. Promuovere la resilienza del bambino, aiutandolo a sviluppare strategie di coping per affrontare le situazioni difficili.

  • Famiglia e relazioni:

    Rafforzare le relazioni familiari e genitoriali, insegnando ai genitori a comunicare in modo efficace con il bambino e a creare un clima familiare positivo e supportivo. Promuovere la collaborazione e la fiducia all’interno della famiglia, favorendo il benessere di tutti i membri.

Quando la richiesta di una consulenza psicologica è rivolta a un minore l’intervento psicologico si articolerà in più step che coinvolgono sia il bambino che i suoi genitori.

Colloquio con i genitori

Prima di conoscere il minore è necessario svolgere un colloquio con entrambi i genitori, al fine di comprendere il motivo della richiesta e di raccogliere le informazioni anamnestiche del piccolo, a partire dalla gravidanza. Conoscere le fasi dello sviluppo del bambino è importante per comprendere se ci sono state difficoltà o ritardi nell’acquisizione delle abilità fondamentali.

A questa fase segue l’osservazione del minore in seduta, che varierà in base all’età del bimbo.

Psicoterapia con i bambini: gioco e interazione

Fino ai 5-6 anni si osserverà il bambino giocare ed interagire con i genitori, presenti in seduta.

Dai 6-7 anni in poi, verranno messe a disposizione del bambino anche matite colorate e pennarelli, in quanto il disegno rappresenta un ottimo strumento per esprimere emozioni e smorzare la tensione della terapia. In questa fascia d’età non è necessario che il genitore partecipi alla seduta.

Lavoro individuale con il bambino

Dopo un primo momento di osservazione in presenza della figura di accudimento, il bambino viene invitato a rimanere in seduta con lo psicologo, mentre il genitore resterà in sala d’attesa.

Il gioco e il disegno rappresentano le strade preferenziali per interagire con il minore, sopratutto quando quest’ultimo non ha sviluppato delle buone capacità verbali.

Quando il minore è in grado di conversare, quindi dai 7-8 anni in poi a seconda delle sue capacità, lo psicologo aiuterà il minore a parlare delle sue difficoltà e dei suoi dubbi.

Parent training: i genitori sono parte attiva del percorso

Sovente, accanto al lavoro sul minore si struttura un parallelo lavoro con i genitori e con le figure di accudimento del piccolo. Questo punto è fondamentale in quanto la primissima palestra di vita del bambino è proprio la famiglia, ed è in quest’ambito che il bambino apprende a comprendere e elaborare le emozioni, a gestire lo stress, a comunicare, ecc. Per cui un intervento di parent training è estremamente utile affinché i genitori stessi comprendano eventuali strategie per gestire il bambino e per supportarlo nella crescita.

Disturbi e aree di intervento

Chiedere aiuto è difficile

Sappiamo bene che chiedere aiuto non è banale: può essere necessaria una buona dose di coraggio per ammettere di aver bisogno di un supporto.

Ogni problema può apparire insormontabile, ma il primo passo per trovare una soluzione è contattare un professionista.

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Domande Frequenti

  • Qual è il costo?

    Per quanto riguarda il prezzo, non abbiamo tariffe standard, ma nel corso del primo colloquio gratuito, stabiliamo con il paziente un giusto compenso, in base alle possibilità di ognuno. Non chiediamo nessuna certificazione in merito: 730, 740 CUD o ISEEE.

    L’intero costo della psicoterapia viene fatturato e può essere scaricato dal proprio reddito, come una spesa medica.

  • Date dei farmaci?

    Siamo psicologi e psicoterapeuti, non medici, quindi non possiamo prescrivere farmaci.

    Abbiamo degli psichiatri consulenti esterni che possiamo consigliare ai nostri pazienti nel caso vogliano valutare l’utilizzo di farmaci per migliorare i propri sintomi.

  • Per quante volte bisogna venire?

    Non si può stabilire quanto durerà una psicoterapia: durerà tutto il tempo che sarà necessario. Si sa quando inizia, ma non si può stabilire quando finisce.

    Si richiede l’impegno di venire una volta a settimana tutte le settimane nei primi periodi, poi verso la fine della terapia, che viene concordata, il numero delle sedute diminuisce progressivamente.

    Nel caso ci fosse il bisogno di vedersi ulteriormente dopo la fine della psicoterapia è possibile farlo.

  • Come faccio per disdire una seduta?

    In caso di disdetta di una seduta basta avvisare entro il giorno prima.

    Se si disdice lo stesso giorno della seduta, bisogna pagarla come se fosse stata svolta, se non in caso di giustificato motivo, quale malattia o problemi improvvisi. In tal caso ci si fida di quanto affermato dal paziente.

  • Come faccio per prendere un appuntamento?

    Per maggiori informazioni o per prenotare un primo colloquio gratuito basta contattarci al 328 45 40 986 o lasciarci un messaggio su WhatsApp indicando possibilmente in quale orario è più semplice trovarla, per essere ricontattato quanto prima.

    Se non dovessimo rispondere subito lo faremo appena possibile.

    Cercheremo di dare un appuntamento il prima possibile, solitamente al più tardi entro la settimana successiva la chiamata.

    Se nel momento della richiesta non dovessimo avere disponibilità a riceverla in tempi brevi, le faremo avere il contatto di un nostro collega esterno che sappiamo essere competente e concorde con la nostra filosofia.

  • Cosa succede durante il primo colloquio?

    Il primo colloquio gratuito serve per la conoscenza tra paziente e terapeuta, per stabilire se c’è la giusta intesa per affrontare una terapia, un lavoro emotivamente faticoso.

    Durante il primo colloquio si valutano quali sono le problematiche che hanno portato il paziente a chiedere aiuto e si valuta quale percorso terapeutico può essere il migliore.

    Infine si stabilisce il prezzo per le sedute della psicoterapia.

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