ABBASSO LE VACANZE!

Siamo di nuovo vicini alle agognate vacanze e cominciano i problemi.

Abbiamo tenuto duro tutto l’anno per lavorare e quando possiamo rilassarci ci ammaliamo. È ormai comprovato dagli studi scientifici che, nel momento in cui ci fermiamo, il nostro corpo abbassa le proprie difese immunitarie e noi ci ammaliamo.

Ma proviamo a fare un salto indietro nella storia del nostro paese.

Innanzitutto le vacanze sono un fenomeno storico recente, evolutosi con la rivoluzione industriale e il suo modo di produrre. Prima i viaggi erano esclusivi dei nobili ricchi che potevano permettersi di viaggiare per lunghi periodi per conoscere le bellezze del mondo, si pensi al “Viaggio in Italia” di Goethe. Ancora oggi, nei piccoli borghi con un’economia ridotta e locale, le vacanze non esistono.

Perché sono nate allora? Le grandi industrie avevano bisogno di fermarsi per un periodo più o meno lungo. Ciò permetteva di pulire i vari macchinari, che dovevano però essere fermi, e permetteva agli operai di godere delle meritate ferie, conquistate con pesanti lotte sindacali, che si erano guadagnati durante l’anno lavorativo. A questo punto la maggior parte degli operai delle grandi industrie del Nord, che erano di origine meridionale, tornavano al proprio paese. I figli dei primi immigrati dal Sud, le cosiddette seconde generazioni, erano meno legati al meridione e facevano vacanze in vari luoghi.

Oggi il mondo è di nuovo cambiato, ma la storia viaggia più veloce delle tradizioni: le grandi industrie stanno scomparendo, a causa della delocalizzazione, e gli addetti all’industria sono sempre di meno. Rimane però l’abitudine di fermare la città quando la fabbrica chiudeva. Così ad Agosto è tutto chiuso, mentre ormai sono in tanti che rimangono nelle grandi città, soprattutto per la mancanza di soldi e quindi della possibilità di poter andare in vacanza.

Quando inizia il periodo delle ferie ormai in pochi possono essere veramente felici.

Il primo rischio è di ammalarsi a causa dello stress da eccessivo lavoro accumulato durante l’anno.

Poi i “non vacanzieri” per obbligo economico affrontano il doppio problema di trovarsi in una città che non è attrezzata per loro e spesso si sentono anche in colpa per la loro condizione. Infatti l’attuale società ha la grande capacità di farci sentire sempre sbagliati: se non abbiamo i soldi per le vacanze in qualche misura è colpa nostra.

E allora furor di popolo iniziamo a dire prima a bassa voce, poi sempre più forte: ABBASSO LE VACANZE!

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