La seconda onda

La seconda ondata di Covid è arrivata, preventivata da alcune voci autorevoli, ma inaspettata dalla popolazione. Folle è stato pensare che, dopo un periodo terribile come il lockdown di mesi con l’inizio dell pandemia, la gente poi sarebbe stata attenta, che avrebbe continuato a mantenere le distanze, a fare attenzione.

Da quando si hanno testimonianze, l’umanità ha sempre avuto bisogno di riti per esorcizzare la paura. La discoteca è il momento in cui attraverso il ballo, come ad esempio nei rituali sciamanici, ci si può liberare dalle paure. Quindi aprire le discoteche e poi lamentarsi perché i giovani non rispettassero le distanze di sicurezza, è un’assurdità. Economia contro salute.

Sono ricominciate le notizie sul mainstreaming terroristiche, che non spiegano nulla e creano ansia e panico, per quanto miglia di esperti avevano chiesto di imparare a dare le notizie in maniera diversa.

Ed ora? Ragioniamo per età.

I bambini fino agli 11 anni vanno a scuola. Fino ai 6 anni, prima delle elementari, è cambiato poco, se non che le maestre hanno le mascherine, non si può vedere il loro volto e sono agitate se si devono avvicinare ai bambini, con la creazione di un distanziamento che non aiuta il bambino a creare un rapporto sincero con un adulto che non sia il proprio genitore.

Ma questo è nulla rispetto ai bambini più grandi, obbligati a stare ore e ore nei propri banchi, con le mascherine, spesso anche a passare l’intervallo così, con gli insegnanti in veste di cani da guardia pronti a redarguire in caso di eccessivo avvicinamento ad un compagno o ad un’eventuale abbassamento della mascherina. A livello psicologico tutto questo potrebbe causare dei traumi enormi, che si vedranno tra molti anni. È infatti durante questo periodo che si crea il senso di appartenenza alla comunità dei pari, che vengono visti come potenziali nemici da evitare.

Per gli adolescenti è ormai appurato che la scuola è mero apprendimento di nozioni e non luogo di nuove conoscenze, di creazione di legami tra i pari, in maniera diversa da quella dell’infanzia, di scoperta dell’interesse per l’altro sesso.

Per gli adulti la situazione è ancora più complicata.

Smart working: non devo andare a lavoro, però la pausa caffè con i colleghi forse era piacevole.

Piccole aziende, ovviamente le grandi aziende hanno i propri difensori, al collasso, gli è stato chiesto di adeguare i propri spazi per rispettare le giuste distanze e ora sono chiuse. Milioni di titolari di piccole attività commerciali, dal venditore al mercato al titolare di negozi non alimentari, che devono pagare affitti e tasse e aspettano il contributo statale, nella paura di dover chiudere per sempre.

Non è neanche possibile il conforto di amicizie, perché ogni contato umano è fortemente sconsigliato e passabile di multe.

L’uomo ha bisogno di certezze, l’insicurezza cronica provoca malattie a tutti i livelli. Infatti sono ulteriormente aumentati i livelli di sofferenza psichica che non trovano ascolto nel pubblico, già carente da prima della pandemia.

Forse solo per gli anziani non è cambiato molto. Già nella prima ondata avevano paura della malattia, la solitudine era aumentata e non era possibile vedere i nipotini, una delle attività pregne di significato per loro. Sanno già che, se finiscono in ospedale, nessuno può andare a trovarli e, se moriranno, saranno soli anche negli ultimi istanti, quando avrebbero bisogno del conforto di un proprio caro.

Passerà anche la seconda ondata, sperando non ce ne sia una terza che non vengano riaperte tutte le attività per Natale, per risollevare l’economia, per poi chiudere nuovamente dopo l’epifania del 2021.

Sarebbe bene che finalmente le misure contro il Covid fossero discusse anche con un équipe di Psicologi, perché l’uomo non è solo un corpo fisico di cui ci si occupa, ma anche un corpo vissuto, che ha bisogno di contato e vicinanza.

Se senti il bisogno di un supporto psicologico non esitare a contattarmi: aspettare non è mai una buona idea. Compila il form e fissiamo un appuntamento
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