La vita prenatale

E’ ormai giunto il momento di disfarsi del “vecchio ” paradigma dove il feto viene visto come essere incompleto e non cosciente. I neonati ed i feti sono più coscienti e più emotivi di quello che si pensa.

Da 20 anni a questa parte, grazie a tecniche e strumenti più efficienti e avanzati si è potuto vedere come i feti, in grembo materno siano sì limitati, ma con una quantità di funzioni fisiche e psicologiche prima mai prese in considerazione. Questi risultati sono sorprendenti e rivoluzionari: i neonati sono più sensitivi, più emotivi e più cognitivi di quanto si usava credere. Non sono come ce li immaginavamo!

L’evidenza che i neonati sono esseri sensibili e cognitivi, e che sono influenzati dalla loro esperienza alla nascita, deriva da diverse fonti.  Le madri sono i principali fautori dell’idea che il neonato sia una persona, a cui si possa parlare e che ti risponda. Questo processo, potenzialmente possibile per ogni madre, va al di là di ogni linguaggio: questo scambio di pensieri è probabilmente di natura più telepatica che linguistica. Le madri che comunicano con i loro bambini sanno che il bambino è una persona, una mente e un’anima, in grado di comprendere e dotato di saggezza e di finalità. Questo fenomeno è cross culturale e universale, dal momento che si può trovare nella cultura di tutti i paesi e le regioni del mondo, da secoli e secoli. Nell’età della “scienza”, la conoscenza intuitiva di una madre è troppo spesso scoraggiata o respinta. Ciò che le madri sanno non viene considerato come un dato valido. Ciò che le madri sanno dei loro bambini è considerato come vano, fine a se stesso, immaginario, e non può essere considerato alla stessa altezza della conoscenza degli “esperti” o “scienziati”.

La sensibilità al tatto (primo senso che si sviluppa) può essere misurata nella faccia a partire circa dalla 7° settimana di gestazione (S.d.G). La sensibilità tattile si espande poi per includere la maggior parte del corpo fetale entro la 17° settimana di gestazione. Nel normale ambiente uterino, il tatto non è mai rozzo, e la temperatura è relativamente costante. Alla nascita, questo ambiente tranquillo viene sostituito da nuove drammatiche esperienze tattili a cui nessun neonato può sottrarsi. Dalla 14° S.d.G., i buds del tatto sono formati e gli ultrasuoni mostrano che il feto è in grado sia di succhiare che di deglutire. Un feto controlla il ritmo di suzione del liquido amniotico e aumenterà o diminuirà questo ritmo a seconda della presenza di gusti dolci o amari (gusto e olfatto dalla 9-12 S.d.G. -3 mesi di vita intrauterina). Diversi studi mostrano che i neonati hanno una preferenza per i gusti dolci. Studi recenti hanno rivelato la funzione parallela del gusto e dell’olfatto, che vengono oggi definiti come i sensi chimici. Attraverso gli scambi continui che avvengono nell’utero tra questi sensi, i neonati imparano a conoscere il gusto e l’olfatto delle loro madri e sono ben preparati a riconoscerlo ed a legarsi ad esso quando nascono.

L’udito comincia prima di quanto si potrebbe pensare: alla 16° S.d.G., sebbene l’orecchio si formi completamente intorno alla 24° S.d.G. (6 -7 mesi), a conferma della natura complessa dell’ascoltare, che comprende la ricezione di vibrazioni attraverso la nostra pelle, il nostro scheletro, il sistema vestibolare, così come i vari meccanismi presenti intorno all’orecchio. In questo modo, i bambini all’interno del grembo materno ascoltano i suoni materni e il mondo al di fuori della madre per almeno 6 mesi prima della nascita.

Sembra che la maggioranza delle madri abbia una naturale preferenza nel tenere il bambino sul seno sinistro, o che appena nato il neonato venga appoggiato dalla madre sul petto.. perché?? Il primo e più importante suono ascoltato che accompagna il bambino nella vita intrauterina è il battito cardiaco della madre. Questo suono sembra tranquillizzarlo, insieme alla voce materna, così come è stato dimostrato che l’ascolto della musica in utero rilassi il bambino e venga riconosciuta alla nascita. Addirittura è stata dimostrata la preferenza del neonato per la fiaba ascoltata negli ultimi 3 mesi di gravidanza con discriminazione tra un racconto e un altro. Alla nascita, il loro udito è buono quasi quanto il nostro.

Anche il senso della vista si sviluppa prima della nascita, sebbene le palpebre rimangano fuse dalla 10° fino alla 26° S.d.G. Ciò nonostante, i bambini nel grembo materno reagiranno ad un flash di luce puntato sull’addome della madre. Al momento della nascita, la vista è ben sviluppata, anche se non ancora perfetta. I neonati non hanno difficoltà a focalizzare le facce dei padri e delle madri.

I meccanismi per la percezione del dolore, che sono una parte del tatto, si sviluppano presto. Già dalla 3° S.d.G. circa, se i bambini vengono accidentalmente toccati dalla siringa inserita nel grembo materno per prelevare il fluido durante l’amniocentesi, si spostano rapidamente cercando di “scappare” dalla siringa. I bambini che necessitano di trasfusioni intrauterine hanno mostrano un aumento del 600% della produzione di beta endorfine, ormoni che vengono prodotti per far fronte allo stress. In soli 11 minuti di puntura, perfino feti di solo 23 S.d.G. arrivavano a presentare una risposta completa di stress. Punture di questo tipo provocano dei movimenti vigorosi del corpo e un cambiamento importante del ritmo di respirazione.

L’avvento della tecnologia ad ultrasuoni in tempo reale ci dà immagini momento per momento dell’attività fetale. Una delle sorprese è che il movimento comincia intorno alla 10° S.d.G. Il movimento fetale è volontario, spontaneo ed aggraziato, non a scatti e riflessivo come invece si pensava. Dalla 10° S.d.G., i nascituri muovono le loro mani verso la testa, la faccia e la bocca; flettono ed estendono le braccia e le gambe; aprono e chiudono la bocca; ruotano longitudinalmente. Dalla 10° alla 12° settimana in avanti, il repertorio del linguaggio del corpo è largamente completo e continua per tutto il corso della gestazione. In utero esercizi periodici si alternano a periodi di riposo, a testimonianza della presenza di bisogni e interessi individuali. Il movimento è una espressione del Sè e della propria personalità. Dai 4 mesi in poi il feto mostra iniziative e scelte individuali di personalità. Dalla 16° S.d.G. è stato osservato che i bambini maschi presentano le loro prime erezioni. Non appena si sviluppano le mani, i bambini sono attivamente impegnati ad esplorare qualsiasi cosa e luogo, i piedi, le dita dei piedi, la bocca ed il cordone ombelicale: questi sono i loro primi giochi. Dalla 30° S.d.G., i neonati presentano un’intensa attività onirica, trascorrendo più tempo nello stato di sogno di quanto faranno una volta nati. Ciò è importante, perché  il sogno è considerato come un’attività cognitiva, un esercizio creativo della mente. Il sognare è un’attività spontanea e personale.

Le osservazioni del feto rivelano inoltre molte reazioni alle condizioni diverse presenti in utero. Queste reazioni a circostanze sfavorevoli sono un’ulteriore espressione dell’individualità del bambino. La coscienza del pericolo e manovre di autodifesa sono visibili nelle reazioni fetali all’amniocentesi. Perfino quando le cose funzionano normalmente e i nascituri non sono minacciati dalle siringhe, reagiscono con variazioni notevoli della loro normale attività cardiaca, alterano i loro movimenti legati al respiro, possono ritrarsi o attaccare le siringhe, o anche rimanere inerti per un certo periodo, a indicare paura e shock. Nel grembo materno, i nascituri si mettono in allarme quando sono presenti rumori forti, incidenti stradali, terremoti o perfino quando la madre assiste a scene terrificanti alla televisione. I bambini succhiano meno quando non gradiscono il gusto del fluido amniotico, e smettono di praticare i movimenti legati al respiro quando le loro madri bevono alcolici o quando fumano una sigaretta à questo fa capire che c’è una continuità tra vita intra e extra uterina nella personalità del nascituro e che esiste una relazione madre bambino già dal periodo gestazionale. 

Il feto partecipa allo stato emotivo della madre, variando ad esempio la frequenza dei movimenti fetali al variare della frequenza cardiaca materna, quindi gli stati emozionali della madre possono influenzare il feto. Il feto è dotato di sentimenti, ricordi e coscienza, tutto questo concorre a formare la sua personalità. Le emozioni espresse con il pianto ed il sorriso possono essere osservate molto tempo prima della 40° S.d.G. I sorrisi vengono visti innanzitutto sulle facce dei neonati prematuri che stanno sognando. I sorrisi e gli sguardi compiaciuti, cosi come una varietà di espressioni facciali infelici, ci dicono che i sogni possono essere piacevoli o spiacevoli. Infine, un’ulteriore evidenza della coscienza dell’infante deriva dalla ricerca che conferma diverse forme di apprendimento e memoria sia nel feto che nel neonato. Si noti che l’apprendimento e la memoria sono correlate: l’apprendimento non è possibile senza la memoria, cosicché una prova di apprendimento è una prova di memoria. Immediatamente dopo la nascita, i bambini mostrano il riconoscimento di passaggi musicali che avevano sentito ripetutamente prima della nascita, sia che si tratti di un passaggio di fagotto, che di una canzone per bambini, oppure della colonna sonora di una soap opera seguita di frequente dalle loro madri.

L’acquisizione del linguaggio comincia nel grembo materno quando i nascituri ascoltano ripetutamente l’intonazione delle loro madri e imparano la “lingua materna”. Prima della 28° S.d.G., la registrazione del primo pianto del bambino contiene così tanti ritmi, intonazioni ed altre caratteristiche comuni al linguaggio di sua madre, che i loro suoni elaborati allo spettrografo possono essere combinati. In esperimenti compiuti subito dopo la nascita, i bambini riconoscono la voce della loro madre e la preferiscono rispetto ad altre voci femminili. Nella sala parto, i bambini possono riconoscere la voce del loro padre e reagire a frasi specifiche da lui pronunciate mentre erano ancora nel grembo materno. Dopo la nascita, i bambini mostrano una specifica conoscenza della loro lingua madre, preferendola ad una lingua straniera. L’apprendimento e la memoria fetale includono anche storie che vengono loro lette ad alta voce ripetutamente prima della nascita. Alla nascita, i bambini cambieranno il loro ritmo di suzione per poter ottenere la registrazione delle storie familiari. I neonati imparano velocemente a distinguere il volto della loro madre da quello di altre donne, il seno della madre da quello di altre, l’odore ascellare specifico della madre, e anche il profumo della madre, se questa è solita usare sempre lo stesso. I bambini nati prematuri imparano dalle loro esperienze sfortunate nelle unità neonatali intensive.

Dott.ssa Elisa Trucco, infermiera pediatrica

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