L’epoca delle passioni tristi: come superare la posizione depressiva dell’attuale società occidentale?

Proviamo un esercizio intellettuale forse ardito.

Proviamo ad estendere le categorie psicologiche che si applicano al singolo all’intera società. Proviamo a prendere la società come un insieme, come un’entità con i suoi bisogni come qualsiasi persona.

Per costruire la propria identità in maniera stabile, il bambino ha bisogno di figure di riferimento genitoriali, che gli forniscano la giusta dose di attenzioni e frustrazioni, necessarie a diventare dei membri della società, venendo a costituire quella che si chiama base sicura. Su questa base ogni individuo costruirà la propria capacità di vivere al mondo in maniera soddisfacente.

In questo contesto socio-economico sono proprio i punti di riferimento che sono venuti a mancare. Oggi logiche anche semplici del tipo “se studi migliorerai il tuo futuro” sono smentite.

Ormai sono all’ordine del giorno articoli in cui si invitano i giovani, categoria che ormai considera individui dai 16 ai 40 anni, a non rimanere in una posizione depressiva di sterile lamentala, ma ad approfittare della crisi, come momento foriero di nuove opportunità da poter cogliere. Gli autori di tali articoli sono gli stessi che hanno un posto fisso, che hanno potuto lottare per migliorare il proprio posto di lavoro, che non hanno conosciuto la precarietà perenne. Sono quelli che a 18 anni potevano andare via di casa, perché avevano un lavoro. Ora la situazione è cambiata.

Ricordiamo che la risoluzione positiva di una posizione depressiva implica un cambiamento radicale dei propri valori.

Allora l’invito ormai quotidiano ad apprezzare la situazione, in che termini va letto? Come l’ennesimo invito a cercare il successo? Sono questi i termini che hanno prodotto la mentalità che attualmente sta corrodendo la società occidentale.

Se invece vogliamo leggere l’invito al cambiamento come una possibilità di estirpare radicalmente gli attuali schemi di pensiero, nell’ottica di superare la mentalità del consumo infinito in una terra finita, per arrivare ad una Società dell’empatia, nei termini di una comunità mondiale di individui, ognuno con le proprie caratteristiche, allora sì che quest’epoca può essere considerata come possibile generatrice di nuova speranza.

Se senti il bisogno di un supporto psicologico non esitare a contattarmi: aspettare non è mai una buona idea. Compila il form e fissiamo un appuntamento
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