La tradizione vuole che la prostituzione sia il mestiere più antico del mondo. Non sono d’accordo.
Prima di questo periodo storico, che si è diffuso con le società patriarcali dei popoli di pastori del vicino oriente, c’era un altro tipo di società, come hanno dimostrato eminenti ricercatori, come Robert Graves e Marijia Gimbutas: il matriarcato, con valori differenti dallo spirito di conquista e razzia, tipico dei popoli invasori, che fondavano la propria sopravvivenza sulla guerra.
Il sesso non era un tabù, ma faceva parte della natura: grazie a questo nascevano i bambini e la popolazione continuava. Il potere di generare era però ovviamente della donna e l’uomo, fino alla scoperta del proprio ruolo nella riproduzione, era considerato non importante.
Le culture matriarcali veneravano la Madre Terra e il suo potere di produrre gli alimenti, era stata appena scoperta l’agricoltura, la prima grande rivoluzione dell’umanità.
I popoli invasori, nomadi, avevano bisogno di cancellare il retaggio di questa cultura, per diffondere i propri valori: c’era bisogno di creare un popolo di schiavi. Gli dei divennero maschi e le divinità femminili vennero relegate in secondo piano, anche se non scomparvero mai del tutto.
Gli antichi culti in onore di Dionisio e poi di Bacco, erano antichi rituali di fertilità, che faticavano a scomparire.