Il covid 19 o più familiarmente coronavirus è un virus, che si è sviluppato dalla Cina, fino a creare una pandemia mondiale. Ci sarebbe da chiedersi come mai in Cina lo hanno debellato e da noi fatichiamo ad arginarne la potenza.Forse perché tanti fondi pubblici sono stati tagliati dalla sanità pubblica verso quella privata, in nome del dogma capitalista? Si vedrà. Tornando al nostro coronavirus è un virus, che come tutti i virus non è nemmeno un essere vivente capace di riprodursi autonomamente, è un filamento di RNA, il cui unico scopo è riprodursi infettando il nucleo cellulare e obbligandolo a riprodurre il virus.
Questo come tutti i virus è invisibile, se non al microscopio elettronico, è una specie di minaccia fantasma che preoccupa tutti, si deve bardare ogni angolo del nostro corpo, ogni eventuale contatto umano è proibito. Anzi io stesso potrei essere veicolo del coronavirus senza saperlo. Tutto ciò ci crea angoscia, un’ansia senza nome, senza un oggetto verso cui avere paura, e porta con sé un’impotenza altrettanto deleteria.
Ci sono varie strade per arginare il coronavirus, qui in Italia è stata scelta la quarantena, in forme sempre più rigide, fino ad arrivare a consigliare alla popolazione di non uscire di casa, portando un livello di angoscia nella gente tale da creare una situazione di “caccia all’untore”, dove chi è uscito di casa, magari senza i dispositivi di protezione individuali, è una persona che infetta gli altri.
La quarantena è un evento straordinario, non è solo un cambiamento delle abitudini, è uno stravolgimento della natura umana come la conosciamo. Pensiamo solo ai funerali: cosa distingue l’umanità dal regno animale è la sepoltura dei morti, ogni forma di civiltà ha i propri riti di seppellimento, che oggi ci sono preclusi.
Tre sono gli elementi con cui ognuno si deve confrontare durante questa quarantena:
– Campo: il contesto nel quale si vive è cambiato per solitudine o convivenza forzata. Questo può produrre ansia o rabbia. Un modo per uscirne è creare un luogo unico dentro di sé, nel quale rifugiarsi.
– Paura: la paura dilaga e un buon modo di arginarla é parlarne con qualcun altro, per smobilitare le emozioni negative.
– Infodemia: la pandemia informatica con notizie disparate e contrastanti, provenienti dai mass media.
La quarantena e l’isolamento producono alcune malattie psichiche, che possono perdurare anche dopo la fine dello stato straordinario, come il Disturbo Post Traumatico da Stress, l’ansia e la depressione.
Si nota tra le persone più fragili o con un disturbo psichico con esordio precedente alla quarantena, un aumento dei Trattamenti Sanitari Obbligatori e dei casi di suicidio.