Il pregiudizio e la psicoterapia. Un binomio scontato? Può darsi. Quando non ostenti ma nemmeno nascondi il fatto di andare da un terapeuta, è facile imbatterti in commenti non richiesti, spesso in buona fede.
Un frasario piuttosto ripetitivo e stereotipato, ma non per questo meno esilarante. Ho provato a classificare le tipologie di personaggi in base alla loro reazione … e voilà … poca originalità ma tante risate.
Tra parentesi la risposta giusta da dare … o in alternativa fare finta di non aver nemmeno sentito.
Il compassionevole: “Ah vai dallo psicologo? Ma dai povera … mi spiace” [A me no. Mi dispiaceva prima. Quando non ci andavo e stavo da cani].
Lo scettico: “Ma tu ci credi nello psicologo?” [Lo psicologo non è una divinità]
L’ entusiasta: “Ma dai!!! Anch’ io vorrei andarci! Solo che costa troppo” [Sempre meno che comprare l’ I-phone nuovo tutti i mesi col finanziamento/andare dall’ estetista tutte le settimane/andare dal parrucchiere a 90 euro a botta]
Lo sdrammatizzatore: “Non preoccuparti guarda. Secondo me dovremmo andarci tutti” [Ma chi è che ha detto che si preoccupa???]
Il nostalgico:”Una volta la gente andava a zappare, e l’ ansia e la depressione non gli venivano”[No comment]
Il finto esperto: “Forse con me la psicoterapia non funziona”. Domanda: “Quante sedute hai fatto?” Risposta: “Una”. [Ah beh. Allora sì che puoi valutare]
Il pragmatico: “Ma si fai bene, per un po’ vacci. Poi quando stai meglio non ci vai più” [All’ improvviso il genio.]
Il comprensivo: ”E’ che in questa società manca proprio un amico saggio con cui parlare” [Un professionista con competenze accumulate in anni di studi non è il postino del cuore]
Il dubbioso: “Io ho provato ad andarci da una psicologa. Ma non mi sono trovato bene. Perché quella stava lì e non diceva niente” [Forse dovevi parlare tu]
L’ incredulo: “Non capisco perché uno debba andare a raccontare i fatti propri a uno sconosciuto” [Fai bene tu che li racconti su Facebook/al barista/agli amici della palestra, quello sì che ha un riscontro scientifico di risultato]
Il complottista: “Quelli ti trovano qualcosa per forza”. [Qualcosa?? Quelli?? …???…]
Il curioso: “Ma hanno il lettino di pelle nera come nei film?” [Si, e ti ipnotizzano in un nanosecondo. Occhio.]
L’ ammonitore: “Guarda che se inizi poi devi andarci per sempre!!!” [Non funziona così amico … ma a dire il vero anche se fosse … sarebbe un’alternativa migliore a una vita intera nel disagio credimi!]
Il sapiente: “Mi sa che non sono cose dimostrate scientificamente” [Lo saprai tu che hai la terza media]
Il frettoloso: “Ci vuole troppo tempo” [Non sono meccanici che aggiustano macchine tesoro … lavorano con le persone]
Lo sputasentenze: “Ma tu non hai mica problemi grossi” [Magari lo so io cosa è per me un problema che dici?]
La categorica: “Ah io se mi decido ad andare voglio una dottoressa perché da un uomo non ci vado” [Non è un ginecologo]
E infine il migliore … l’ italiano medio: “Ma questo PISSICOLOGO …” [il resto della frase non riesco a sentirlo perché mi sanguinano le orecchie]
Cecilia Bruno