Riflessioni sulla sessualità: l’orgasmo

Diversamente dagli animali che diventano attivi sessualmente solo nel periodo dedicato all’accoppiamento, con lo scopo di moltiplicarsi, gli esseri umani non si accoppiano solo con il fine di riprodursi ma con l’intenzione di provare piacere e, ci auguriamo, in una dimensione relazionale di piacere condiviso!

L’incontro con l’altro, al contrario di quanto si possa pensare, non avviene solo attraverso il corpo ma attraverso la combinazione di tre elementi: corpo, pensiero, emozione. Quando si fa l’ amore, più che mai, questi tre elementi vengono messi in gioco, alcuni in maniera esplicita, altri in modo più mascherato. Il corpo è certamente l’elemento maggiormente coinvolto, ma oggi sappiamo che la maggior parte dei disturbi sessuali sono dovuti a fattori che hanno in sé poco di somatico e sono spesso costituiti da limiti cognitivi, emotivi o culturali che consapevolmente o meno influenzano la nostra esperienza. Per quanto riguarda il pensiero, cioè la sfera cognitiva, si fa riferimento a tutte le teorie e le conoscenze che l’essere umano possiede in rapporto a sè, agli altri, al piacere, alla sofferenza, all’amore, al sesso, all’intimità, al corpo. In questo senso, l’esperienza sessuale è collocabile nel fluire della storia personale di ognuno, basandosi sui sistemi di significati e di valori che l’essere umano ha imparato ad utilizzare nella cultura in cui vive. Il disturbo sessuale viene definito come una manifestazione cognitiva e comportamentale che viene considerata sgradevole e che tende ad automantenersi.

L’eiaculazione precoce costituisce uno fra i disturbi più frequenti dell’orgasmo maschile. L’orgasmo è un riflesso neuromuscolare, un’esperienza che dura pochi secondi, abitualmente vissuta con intenso piacere. Nell’uomo l’orgasmo si manifesta attraverso la contrazione dei muscoli bulbo ischio cavernosi, producendo da tre a sette getti eiaculatori. Il problema degli esseri umani è che sono ancora dotati di antichi meccanismi di difesa che, nelle situazioni di ansia o di paura, tolgono il sangue dagli organi genitali, per irrorare i muscoli, facendo così perdere l’erezione

Possiamo dire che la paura in generale e nello specifico la paura di non riuscire, o false credenze del tipo “devo essere all’altezza”, oppure “devo penetrarla e farla godere”, “se penso a me sono egoista”, oppure l’ansia da prestazione, il senso di colpa, la paura di perdere il controllo o la rabbia verso un partner troppo esigente, sono tutti fattori che alimentano il circuito di allarme e impediscono l’esperienza dell’orgasmo.

Molti uomini trovano insopportabile che l’orgasmo della loro compagna non venga attribuito alle prestazioni del loro pene, sentendosi in qualche modo svalutati dalla necessità di ricorrere a manovre manuali. Da qui nascono, sovente, pressioni indebite che hanno come unico effetto quello di ridurre ulteriormente l’evento desiderato.

Nella donna, il meccanismo dell’orgasmo è sempre il medesimo anche se meno visibile. Nella donna l’orgasmo si manifesta attraverso una serie di contrazioni muscolari involontarie e può essere innescato da una stimolazione prevalentemente clitoridea o vaginale. Tutte le donne sono in grado di raggiungere l’orgasmo attraverso la stimolazione del clitoride ma non tutte sono in grado di raggiungerlo attraverso i soli movimenti coitali.

Certamente, pur essendo lo stesso meccanismo fisiologico, l’orgasmo ottenuto da una mera stimolazione manuale è ben diverso da un orgasmo ottenuto nell’incontro con la persona amata: ma questo è un altro discorso…

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